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Chery A1, piccola cinese di Isernia

di Andrea Malan

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4 dicembre 2008

Con un mercato in caduta libera e prospettive 2009 difficili da decifrare, ma comunque negative, il Motor Show di Bologna apre domani la sua 33a edizione in un momento non certo dei migliori. «Si naviga a vista» è il commento più ascoltato. Tra le novità presenti al Salone, la più interessante è forse la prima "piccola" cinese che arriverà in Italia: la Dr1, versione del modello A1 della cinese Chery, che la Dierre di Isernia ha "italianizzato" nell'estetica. L'auto, una piccola da 3,5 metri con un motore a benzina 1.3 progettato dall'austriaca Avl e prodotto dalla Chery, è prodotta in Cina e arriverà sul mercato nella seconda metà dell'anno prossimo.

Massimo Di Risio, a.d. della Dierre, ha presentato al Salone anche la Dr3, versione a due porte del Suv Dr5 con cui ha debuttato un anno fa sul mercato italiano arrivando a 1.800 immatricolazioni in 11 mesi (gli ordini sono circa 3mila, afferma Di Risio); ha inoltre annunciato un'intesa con la Chery in base al quale l'azienda molisana gestirà lo sbarco di quella cinese anche in altri Paesi europei oltre all'Italia.

Il debutto della piccola cinese avverrà in una congiuntura non facile: le previsioni più diffuse sul mercato italiano sono per un 2009 a quota 1,9 milioni di auto rispetto ai 2,15 milioni che si stimano attualmente per il 2008 e ai quasi 2,5 dell'anno passato. L'obiettivo di tutti è di aumentare la propria fetta di una torta destinata a diventare più piccola. I più fortunati potranno contare su modelli nuovi o lanciati nel 2008; come Volkswagen con la Golf VI (di cui a Bologna è arrivata in anteprima mondiale la rinnovata Plus), Renault con la Mégane, Ford con Fiesta e Ka, e così via.

Il gruppo Fiat, forte di una quota lievemente incrementata quest'anno e delle buone performance in alcuni Paesi europei, punta a ripetersi. «Vogliamo consolidare la quota del 25,2% in Italia e aumentarla all'estero» dice Lorenzo Sistino, responsabile della marca Fiat. L'Alfa Romeo – il cui numero uno Luca De Meo ha ricevuto il premio alla MiTo Auto Europa 2008 – punta a riportare la quota in Italia «nettamente oltre il 3% entro fine 2009» contro il 2,45% dei primi 11 mesi 2008, puntando sulla MiTo, di cui è confermato l'obiettivo di 60mila unità a livello mondiale; la Lancia potrà contare su un intero anno di immatricolazioni della Delta. Per entrambi i marchi nobili del gruppo Fiat il 2008 dovrebbe chiudersi con vendite fra le 115 e le 120mila unità. Maserati conta – dice il numero uno Harald Wester – di chiudere il 2008 a 8.500 consegne (+20%).

La marca Fiat ha annunciato il lancio, da gennaio, di una serie di versioni a Gpl di modelli esistenti (Panda, Grande Punto e Bravo) e ha presentato la Grande Punto a metano, mosse che permetteranno di sfruttare gli incentivi all'acquisto di queste categorie di vetture. Arriveranno incentivi generalizzati? Molti ci sperano ma pochi ne parlano: tra i pochi c'è Philippe Dauger, responsabile della Renault in Italia, che chiede ufficialmente «un forte intervento del Governo italiano». Non è un caso che sia lui a sbilanciarsi, visto che proprio oggi il presidente francese Sarkozy potrebbe annunciare un pacchetto di misure a sostegno del settore.

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